Lo Psicologo al Parco nasce dal desiderio di sperimentare una modalità innovativa di prendersi cura dell’esperienza psicologica di chi esprime un disagio in un contesto non medicalizzato, all’aria aperta, nella natura cittadina, in un contesto scevro da etichette e pregiudizi talvolta impliciti nei contesti tradizionali di cura.

Il parco è un luogo simbolicamente non associato al concetto di cura in senso tradizionale, ma al benessere in senso più ampio. La scelta del parco non è motivata dal fatto che il parco, in sé, abbia degli effetti terapeutici particolari.

L’obiettivo è mettere in discussione i riferimenti convenzionali che sono alla base dell’intervento psicoterapeutico e del nostro concetto di aiuto e di cura. In questo modo, vengono messe alla prova le fondamenta delle definizioni di salute e benessere, sollecitando un nuovo sguardo su ciò che era dato per scontato, ma oggi non può più esserlo.

Lo Psicologo al Parco è un invito a riflettere su una cultura psicologica che sappia collocarsi all’interno della complessità del reale e intercettare le sensibilità, i bisogni e la ricerca esistenziale dei nostri pazienti.

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